Apparecchi funzionali: a cosa servono e quando usarli!
La terapia miofunzionale viene impiegata nel trattamento dei cosiddetti disturbi miofunzionali, ovvero delle alterazioni della mobilità e del tono della muscolatura orofacciale. Proprio per questo, accanto alla terapia ortodontica viene dato risalto all'utilizzo della logopedia, alla otorinolaringoiatria, alla posturologia e all'osteopatia

Il trattamento di elezione per la deglutizione atipica è rappresentato dalla terapia miofunzionale, messa a punto da Daniel Garliner , che consiste in una serie di esercizi che hanno lo scopo di eliminare gli schemi motori atipici e fissare nuovi schemi neuromuscolari, inquadrati nell'ambito della fisiologia, che si modificheranno poi da atto deglutitorio consapevole e volontario in abituale e inconscio. Si riabiliteranno, quindi, non solo i muscoli della lingua, ma anche quelli delle labbra, delle guance e del velo palatino. Per poter raggiungere un buon risultato, duraturo nel tempo, è opportuno:
adattare l'intervento su ogni singolo caso:
fare eseguire in maniera rigorosa il piano di trattamento scelto:
ottenere la massima collaborazione e motivazione da parte del paziente.
Proprio a questo proposito, tra paziente e terapista si deve creare un rapporto di fiducia. Il terapista dovrà:
• spiegare qual è lo scopo del trattamento;
• spiegare la funzione degli esercizi che indicherà al paziente;
• mostrare qual è il modo corretto di eseguire l'esercizio;
• motivare il paziente e i genitori.
La figura del genitore svolge un ruolo fondamentale nell'intera terapia. I genitori, per primi, dovranno essere motivati a portare il bambino dal logopedista e saranno coinvolti direttamente nel trattamento : dovranno assistere alle varie sedute ed essere istruiti su tutti quegli esercizi, che poi saranno tenuti a far eseguire al bambino, in maniera corretta, una volta a casa. La durata del trattamento varia secondo i pazienti e secondo il grado di collaborazione; anche l'età è una variabile da tenere in considerazione, in quanto è più facile motivare un adolescente che un bambino e questo perché la terapia si basa su esercizi molto tecnici e poco ludici. E' per questo motivo, che si preferisce iniziare la terapia non prima dei 6-7 anni. Una volta acquisita la normale funzione di deglutizione, si passa al condizionamento cerebrale che si basa su esercizi specifici tra i quali verranno i controlli periodici sempre in circostanze differenti, e tutto è monitorizzato con visite sempre più dilazionate nel tempo fino al raggiungimento di una funzione corretta e inconscia. Il programma riabilitativo è suddiviso in:
valutazione;
counseling familiare;
eliminazione delle abitudini viziate;
rieducazione dei gruppi muscolari coinvolti nel processo deglutitorio;
rieducazione ad una corretta deglutizione dei liquidi e dei solidi;
rieducazione dei problemi articolatori (se vi sono Dislalie).
Rieducando le alterazione neuromuscolari del piccolo paziente si riescono a contrastare schemi di crescita anomali, sproporzioni tra le ossa mascellari e abitudini viziate al fine di avere una crescita omogenea e costruire le basi per una corretta occlusione dentale che è l'ultimo step della riabilitazione miofunzionale.